Le Stanze dei Nonni nasce da un sogno di bambino, uno dei tanti che ho fatto quando dormivo con loro, spesso in mezzo a loro, sul lettone grande della camera grande.
Tutto mi sembrava gigante all’epoca, compreso mio nonno Carmine, un gran pezzo d’uomo, alto, austero, forte e protettivo. I miei nonni erano gente semplice vissuta in un tempo faticoso. Da loro ho ereditato il senso dell’ospitalità e dell’accoglienza.
A loro dedico questo B&B, nella casa dove sono nati e dove hanno generato e cresciuto i loro cinque figli (e qualche nipote).
Il B&B “ Le Stanze dei Nonni” e la storia della casa
Sebbene di semplice fattezza, questa casa ha una storia abbastanza antica. Le sue ”mura maestre”spesse quasi un metro risalgono ai primi decenni dell’ottocento, la prima traccia scritta della sua esistenza è un atto notarile datato 3 marzo 1858 che ne attesta il trasferimento in eredità alle tre sorelle: Donna Raffaella, Donna Govannina e Donna Teresa Carbone. Essendo l’eredità del padre, la casa era stata edificata necessariamente prima, si presume agli inizi dell’ottocento. L’atto, che conserviamo in originale e di cui riporto i sigilli, risale al Regno delle Due Sicilie redatto da tal Notaio Modestino Lorenzi.
Di quella casa colonica originale, ovviamente non ci sono più ne i solai ne il tetto, che al contrario di quanto si possa pensare, hanno retto e superato ogni insidia del tempo, fino ad essere sostituiti precauzionalmente dopo il sisma del 1980 pur non avendo subito danni significativi.
La casa entra in proprietà Di Nardo l’otto febbraio del 1873 essendo stata acquistata da Bernardo Di Nardo da Donna Teresa Carbone. Bernardo era il nonno di mio nonno Carmine a cui è dedicata la stanza più grande del B&B e quindi un mio trisavolo.
Bernardo alla sua morte trasferì la casa a Pasquale uno dei suoi cinque figli, Pasquale a sua volta la diede in eredità a mio nonno Carmine, (1906-1993) il quale ha voluto che questa casa andasse a sua figlia Alfonsina (mia madre). Da mia madre il testiomone è passato a me e con esso anche tutto quello che questa casa rappresenta in termini affettivi per la storia della famiglia. Ho fortemente sperato che questo avvenisse, l’impegno che ho assunto è quello di dare testimonianza delle persone che l’hanno abitata.
Persone che hanno unito il sacrificio del duro lavoro quotidiano nei campi ai sani principi della cristianità e della solidarietà sociale. Nonno Carmine e nonna Pasqualina in particolare furono ben voluti e stimati da tutta la contrada di Torrette di cui erano un punto di rieferimento per onestà e spirito sociale.
Senza il loro impegno e il duro lavoro questo B&B forse non ci sarebbe mai stato.
Buona permanenza alle Stanze dei Nonni.
Mario e famiglia